Sono sempre più convinto che sarà il Bitcoin la valuta mondiale del futuro. La recente decisione della SEC statunitense non ha avuto alcun effetto pratico sul Bitcoin, che si assesta sopra i mille dollari e continua ad essere scambiato quale principale moneta digitale che segna il solco alle altre criptomonete.
Tranquilli, al di là del titolo suggestivo non è un’ode né un inno al Bitcoin, il mio articolo è come sempre obiettivo e basato sui fatti.
Doveva essere il giorno, l’11 marzo 2017, decisivo per il Bitcoin, molti parlavano di svolta, invece è arrivata una conferma, quella della matrice libertaria della valuta digitale più diffusa e che segna la via alle altre criptomonete e valute digitali.
Il Bitcoin non è stato autorizzato dalla SEC per la quotazione in Borsa di un EFT[1] legato alla criptomoneta? Ah, che peccato… anzi, bene! Il successo del Bitcoin non si misura con l’approvazione da parte di un’industria finanziaria in declino e governata dalla banche, il fatto di non poter essere regolamentato né sorvegliato è una qualità, non un limite.
Del resto quale altra decisione ci si poteva aspettare da parte di un’autorità preposta alla tutela degli azionisti della finanza tradizionale? Il Bitcoin nasce come alternativa anarchica alle valute tradizionali, realizzando il sogno di una moneta mondiale unica senza banca centrale, signoraggi e inflazioni varie, idonea a creare fiducia tra i membri della Rete grazie alla trasparenza delle operazioni. E anche la caratteristica della volatilità, che ha fatto dire di no alla SEC, resta un pregio: a molti investitori fa piacere, grandi sbalzi significano grandi guadagni.
La dimostrazione che il Bitcoin resiste e sarà sempre più prezioso? Appena dopo il “verdetto” della SEC la sua quotazione, dopo che aveva raggiunto picchi storici tali da superare il valore dell’oro [2], è diminuita del 20%, andando di poco sotto i 1000 $, per poi recuperare subito nelle ore successive tutte le perdite e posizionandosi ancora sopra i 1000 $, per un valore che attualmente è di 1155 $!
Sarebbe stato un bene l’approvazione di un EFT legato a tale criptomoneta che avrebbe portato il Bitcoin all’interno dei circuiti della finanza tradizionale e quindi ad una sua stabilità valutaria? La decisione della SEC non è definitiva, come precisa la stessa autorità: “la tecnologia è ancora alle prime fasi del suo sviluppo e nel futuro si potranno avere mercati regolati di dimensioni significative“.
Fatto sta che attualmente la tecnologia contabile basata sulla blockchain è refrattaria ad ogni controllo, e con tutta probabibiltà, stando così le cose, la decisione negativa verrà ripetuta per altri ETF legati al Bitcoin, in risposta ad analoghe domande di altre società di investimento (i fratelli Winklevoss sono stati soli i primi). [3]
Non è nemmeno detto che la previsione della SEC, nella riportata frase, si realizzi: è possibile che le attuali piattaforme dove i Bitcoin vengono oggi scambiati diventino anch’esse decentrate a loro volta e non controllabili dalle autorità. Vi saranno allora tutte le basi per quel salto quantico, economico e culturale, dell’umanità che ho sempre predetto nei miei articoli.
L’unica certezza, ora, è che il Bitcoin è cresciuto enormemente negli ultimi anni, in un mercato di contrattazioni ancora relativamente ristretto, e che il numero degli investitori è in continuo aumento.
La rappresentazione della dimensione mondiale del Bitcoin corrisponde perfettamente alla figura dell’ uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, nell’immagine da me riportata: una postura nobile, aperta, di abbraccio dell’umanità.
avv. Giovanni Bonomo, 13 marzo 2017
____________________________
[1] Le mie riflessioni prendono spunto dalla recente e tanto attesa decisione 11. 3.2017 della SEC Security and Exchange Commission sulla domanda degli imprenditori digitali Cameron e Tyler Winklevoss di far approvare da tale autorità il primo EFT (Exchange Traded Fund) basato sul Bitcoin, il Winklevoss Bitcoin Trust. L’Autorità ha respinto la domanda perchè la quotazione sul mercato di tale strumento finanziario, data ancora l’estrema volatilità del Bitcoin e l’assenza di regolamentazione, metterebbe in pericolo gli investitori.
[2] http://quifinanza.it/soldi/bitcoin-ora-vale-piu-delloro/110269/?ref=libero
[3] https://ultime-notizie.net/le-criptovalute-la-tecnologia-blockchain-alla-base-del-bitcoin