L’equity crowdfunding per tutte le PMI a partire da quest’anno. Con l’equity crowdfunding una piccola o media impresa può, tramite uno degli appositi portali online, pubblicizzare un progetto con la richiesta al pubblico di sottoscrivere azioni o quote, fino al raggiungimento di un capitale stabilito e necessario alla realizzazione del progetto.
Un tema che mi stava a cuore e che volevo approfondire con voi, riguardante sempre la social economy e l’etica della condivisione, è il crowdfunding.
Questo perché è recente la notizia dell’apertura dell’equity crowdfunding a tutte le PMI italiane disposta dalla legge di stabilità 2017 (legge 11.12.2016 n. 232).
Ma prima vi chiederete che cosa è il crowdfunding di per sé, inizio quindi dalle fondamenta. Si tratta di una raccolta di fondi, attuata in Rete, grazie alla quale un gruppo di soggetti, contribuendo ciascuno con un proprio servizio o una somma pecuniaria, rende possibile la realizzazione o il finanziamento di progetti di persone fisiche o giuridiche.
La partecipazione e la condivisione fanno dunque la forza di tale strumento che aggrega non solo idee ma anche persone, dando valore al contributo di ciascuno, soprattutto quando i canali tradizionali del credito, come le banche, sono stagnanti.
Il crowdfunding è figlio della sharing economy, è innovazione, è condivisione.
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